martedì 24 aprile 2012

Andare in farmacia e...

...scoprire di volerci tornare!!!!
Sono tornato a casa dopo aver acquistato un prodotto per il mio cane, e ho esordito con un :
"Mamma, se mai avrai bisogno di medicine, non ti preoccupare...vado a comprarle io!"
Mia madre un po' perplessa mi fa:
"Cos'è 'sta novità?"
E io:
"Beh, la farmacista è splendida! Bellissima oserei dire, e senza bisogno di un filo di trucco!"
A quel punto mia madre, dopo uno sguardo bieco (di quelli con un sopracciglio alzato), e dandomi dell'affare rotondo solitamente piazzato in mezzo alle gambe, se n'è andata sbuffando, lasciandomi lì seduto, come un affare rotondo solitamente piazzato tra le gambe.

mercoledì 18 aprile 2012

C'era una volta...

Questo pomeriggio cercando una cosa ( che non ho trovato, ma che troverò quando starò cercando qualcos'altro che non troverò), mi sono imbattuto in molti disegni realizzati in epoche diverse. Alcuni mi hanno fatto inorridire, alcuni mi hanno divertito, alcuni mi hanno fatto dire: "Ca**o!! ma l' ho fatto io? mi sa che 'ste cose non le so più fare, ora!". Probabilmente la spiegazione a queste mie sensazioni sono dovute all'attaccamento e ai ricordi legati a quei disegni...mi capita spesso di perdermi per ore a guardarli, talvolta a correggerli e a farmi ispirare...beh, stavolta volevo mostrarne qualcuno...in onore di quei tempi ( e capelli!!) andati.



Matita su foglio da fotocopia A4. Non ricordo l'anno, dovrebbe essere intorno al 2006/2007, mah!


Io Urlante...quando i capelli erano tutti al loro posto. Matita su foglio da fotocopia. Correva l'anno 2009


Franco l'asino, protagonista di una storiella breve pensata nel lontano 2007.... ho riletto lo story-board e devo dire che mi ha fatto sorridere... credo che la disegnerò a breve e poi ve la proporrò. Tenete d'occhio questi schermi! XD


Pennarellini e biro su foglio da fotocopia. Ecco...questa è una copia di un'incisione di Lucian Freud, il nipote del fondatore della psicoanalisi, morto di recente; era bravissimo, guardatevi alcune sue opere. Frequentavo il secondo anno del liceo artistico quando lo realizzai (2004), e, di regola avrei dovuto semplicemente copiarne un pezzettino per capire il funzionamento del tratteggio, da applicare, poi, come incisione su di una tavola di plexiglass...il risultato fu che non riuscii a fermarmi fino a che non l'ebbi terminato.^^ 

venerdì 6 aprile 2012

Dylan Dog 307 - L'assassino della porta accanto


Ho appena finito di leggerlo e devo dire che sono rimasto soddisfatto; è un episodio inconsueto, niente mostri, poco sangue, nessun viaggio mentale e soprattutto niente Groucho né Bloch... posso immaginare che molti siano rimasti delusi... effettivamente è un numero privo di azione, strano, forse troppo strano, e forse proprio per la mia vena anticonformista sono portato ad apprezzarlo di più. Fatto sta che questo numero mi ha lasciato qualcosa... un po' per i bei disegni di Sergio Gerasi, un po' perchè sono felice che Stano, da un periodo a questa parte, abbia scoperto come dare profondità alle sue copertine, e un po' perchè la storia di Fabrizio Accattino (non Schettino eh!) mi ha fatto palpitare... una fitta serie di fraintendimenti unisce la vita di svariati personaggi trascinandoli in toto ad un finale più o meno drastico per tutti.
Dylan, in quel di Edimburgo (per la precisione nella cittadina di Sullaville), si trova ad assistere suo malgrado agli eventi che gli capitano intorno, ma senza occhio indagatore né quinto senso e mezzo, d'altronde lui è in trasferta per amore!!
Mentre il nostro Dylan è occupato a conquistarsi la donna della sua vita comunicando via lettera postale (e qui mi chiedo...comprarsi un cellulare? no?) entra nelle paranoie mentali di un assassino ormai a riposo che risiede nell'appartamento accanto; Il signor Wilson, questo il suo nome, è veramente preso dall'ansia di essere scoperto dall'indagatore, che suo malgrado, contribuisce a rinnovare la sete di sangue dell'assassino e lo porta a riprendere momentaneamente la sua attività. Questa ripresa scaturirà fraintendimenti vari, che porteranno Dylan ad uno spiacevole epilogo amoroso a dispetto di quello dell'assassino che troverà nuova pace interiore.